La svolta: Bush e Blair d’accodo con il rapporto IRAQ della commissione Baker-Hamilton
postato il 7 Dic 2006Un rapporto che condanna in toto la guerra in Iraq come avevo già scritto che sarebbe successo subito dopo la vittoria dei democratici nelle elezioni di metà mandato, un rapporto che denuncia la gravissima situazione in Iraq, “spaventosa” l’aveva definita Blair da luglio.
Cosa si diranno oggi Blair e Bush, convinti entrambi di aver perso la guerra ma di dover salvare la faccia, dopo tutta l’arroganza di questi anni, le decine di migliaia di morti inutili, le bugie e le guerre preventive?
Storicamente questa data segna la fine dell’avventurismo spregiudicato da tardo impero che ha giocato sulla paura e sull’indignazione post 11 settembre per tentare di affermare sul sangue “gli interessi strategici USA” nella regione del petrolio.
Aveva ragione l’Unione Europea, aveva ragione l’ONU, avevano ragione tutti quelli che in tutto il mondo sono inorriditi di fronte al cinismo dimostrato da chi si ergeva a portatore di cività e di democrazia. Purtroppo però in Iraq abbiamo perso tutti. Gli unici che si sono rafforzati su questi errori tragici sono i gruppi terroristi che fanno capo ad Al-Qaeda e al fanatismo islamico.
Quindi oggi rischia di segnare la data di una sconfitta storica degli stati democratici occidentali.
Sconfitta molto più grave di quella del Vietnam che poteva essere vista solo come una sconfitta locale degli USA.
Le raccomandazioni di buon senso del rapporto, che riporta la centralità della politica sul conflitto arabo-israeliano con la soluzione dei due stati, Israele e Palestina, che raccomanda di aprire il dialogo diplomatico con Iran e Siria, quelli che erano stati definiti “Stati canaglia”, che sposta nelle retrovie i militari USA per poi ritirarli all’inizio del 2008 non saranno certo la “formula magica” ma una strategia iniziale per tentare di uscire dal baratro in cui Bush ci ha precipitati..
Il rapporto chiarisce i costi umani ed economici che gli Usa stanno pagando per accontentare le lobby che hanno eletto Bush: 100 soldati americani morti al mese e due miliardi di dollari alla settimana.
In questa situazione il rientro del nostro contingente è avvenuto appena in tempo.