Governo Prodi luci e ombre
postato il 31 Lug 2006Sono passati alcuni mesi dalle insediamento del Governo Prodi, mesi travagliati innanzitutto per la situazione internazionale: la guerra di Israele in Libano e a Gaza, la necessità di rifinanziare le missioni compreso il contrastato Afghanistan, di andarsene dall’Iraq e di ritrovare un ruolo politico sullo scenario internazionale.
Da questa esigenza è sorta l’iniziativa del vertice di Roma, a cui non hanno partecipato nè Israele nè Hezbollah, nè i paesi che li sostengono, Siria, Iran e Palestina e in cui, purtroppo, l’unica leader è parsa Condoleeza Rice, che non ha permesso la sola richiesta sensata, quella del cessate il fuoco, per lasciare ad Israele il tempo di finire la sua pulizia del sud del Libano con i massacri di civili a Tiro, a Cana e in tutta la zona sud del Libano.
Ma i passi successivi, come l’invito di Abu Mazen a Roma e la missione di D’Alema in Israele possono continuare a tenere aperta la volontà dell’Italia di agire per fermare la guerra, perchè è chiaro che la Conferenza di Roma questo obiettivo non l’aveva raggiunto.
La seconda questione è stata aperta da quello che pareva essere uno dei ministri più autorevoli, Bersani, con la liberalizzazione di un sistema in cui le corporazioni hanno un potere intollerabile e i furbi hanno proliferato indisturbati con il precedente Governo Berlusconi: peccato che di fronte all’arroganza dei blocchi dei taxisti si sia tornati indietro; con le farmacie pare che si sia riusciti a mantenere più ferma la posizione governativa grazie alle divisioni tra le loro organizzazioni.
Occorrerà attaccare poteri molto più forti e diffusi per ritornare a una maggiore giustizia sociale e a più democrazia.
Purtoppo l’approvazione dell indulto con la necessaria maggioranza dei 2/3 ha significato un gravissimo cedimento verso la fermezza necessaria ad un Governo per portare avanti con coerenza una giustizia e una lotta ai furbi di ogni quartiere. Sono totalmente d’accordo con le valutazioni di Barbara Spinelli su La Stampa di ieri: la ricerca della sopravvivenza politica di un Governo non lo porta lontano.
Commenti:
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Ciao laura, sono uno studente francese di origine italiana che collaboro anche in giornale che si chiama “Europa” specializzato nella traduzione degli articoli stranieri come il tuo…
Da un certo tempo leggo i tuoi articoli ed era per sapere se sarebbe possibile di tradurre certi articoli per il nostro giornale perché sonon molto interessanti….grazie di rispondermi quando puoi
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caro younès, ti ringrazio se vorrai tradurre x “Europa” gli articoli del mio blog che troverai interessanti, buon lavoro