La cosa che mi angoscia di più di questi tempi è l’incapacità di gran parte di eletti e responsabili nelle istituzioni, di prevenire le morti che riempiono ogni giorno le prime pagine e, una volta successo. di adoperarsi a non fare succedere più, punendo anche in modo esemplare i responsabili che in genere, per interesse o vendetta, hanno ucciso o hanno permesso che si morisse. E la loro intenzione manifesta di evitarlo, solo dopo che sono successi i drammi.
Temo che voltare lo sguardo dall’altra per non farsi coinvolgere stia diventato una modalità di relazionarsi senz’anima che si diffonde anche tra chi è più giovane, un adattamento che la rete favorisce.
La tragedia della Marmolada risveglia tutti i commentatori... Continua
Un importante confronto ieri con le amiche ecofemministe del gruppo operativo, distribuite a nord, centro e sud, ci ha permesso di ragionare insieme in modo autonomo dalle dichiarazioni delle forze politiche e dai media.
Certo che rispetto ai 12 sindaci eletti al primo turno, tutti maschi e nove di destra con Palermo e Genova che erano le città più importanti, il secondo turno ha dato un po’ più di speranza e una manciata di sindache con la piacevole sorpresa di Piacenza. I sindaci che hanno vinto a Verona, a Catanzaro, ad Alessandria e a Cuneo e nei nove comuni milanesi, quello di Lodi subito, ci fanno contente e stiamo già prendendo contatti. Ma di lì a cantare vittoria come Letta con il suo campo largo, o il centro... Continua
Tra guerra e pandemia che continua, impoverimento generale da cui si sottraggono pochi straricchi e molti speculatori che guadagnano sulle disgrazie, questa tornata elettorale che interessava un migliaio di comuni è arrivata nel silenzio, accompagnata da una informativa sui 5 referendum che già si sapeva non avrebbero raggiunto il quorum. Per le donne poi l’interesse era minimo visto che a fare le liste e a decidere chi doveva provare a vincere e chi portare voti erano tutti uomini, riuniti nelle segrete stanze con l’accesso eventuale di poche gregarie fedeli. Partecipazione nelle decisioni praticamente nulla. Vorrei essere smentita dalle poche amiche che si sono candidate e non sono naturalmente state elette. Gli exit poll... Continua
Durante la pandemia tutti hanno scoperto che al paradigma dello sviluppo (insostenibile per catastrofi climatiche oltre che per la pandemia) era ora di sostituire quello della cura. Di fronte all’incapacità della scienza di spiegare come questo virus era nato e si stava diffondendo ovunque velocemente procurando cosi tante morti e della politica di prendere provvedimenti sostenibili, umanamente e democraticamente, per contenerlo e mettere il sistema sanitario, pesantemente tagliato e privatizzato, in grado di accogliere i malati, era necessario affidarsi alle donne. Naturalmente perché erano le uniche che curavano a domicilio chi si ammalava, non pagate o sottopagate rischiando il contagio... Continua
Ho ricevuto e letto d’un fiato l’ultimo numero del trimestrale DWF che abbiamo discusso con la redazione che ringrazio per l’invito a partecipare e di cui riporto una parte dell’editoriale:
Gli ecofemminismi sono una costellazione che abbraccia molteplici approcci, contesti, storie collettive. Da un punto di vista generale, gli studi “di genere” che fanno riferimento all’ambiente e alla scienza vengono fatti rientrare in quel filone “ecofemminista” nato in America negli anni Sessanta dall’incontro tra movimenti di liberazione delle donne e movimenti ecologisti. Una lettura che mette... Continua
Si tratta di una tappa verso il potere reale, quello di riconoscere con il proprio cognome i propri figli e non essere costrette a sottomettersi alla volontà del padre famiglia che fino a ieri ha esercitato nel nostro paese la patria potestà sui figli imponendo il proprio cognome, prima con una prassi consolidata degli uffici anagrafici in tutto il paese, mai messa in discussione politicamente neanche con la riforma del diritto di famiglia, e poi, da un po’ di anni , quando cresceva la nostra consapevolezza e si presentavano proposte di legge che superavano questa vergognosa discriminazione, dichiarando incostituzionale una parte dell’ art 262 codice civile, quella che solo un figlio “naturale”, cioè nato fuori dal matrimonio... Continua
Ogni anno questa ricorrenza misura la crisi profonda che la politica mondiale e l’economia finanziaria globale hanno determinato per i viventi di tutte le specie ospitate su Madre terra, pachamama come la chiamano in America latina, dove è rimasto lo spirito animista degli indios anche in molti colonizzatori.
Questo è davvero l’anno in cui dobbiamo fare seriamente i conti con tutto quel che sta succedendo. Il livello di pericolo non è mai stato così alto. Vorrei porre in primo piano una questione per me cruciale: possiamo proseguire come si fa ora a distruggere e a diffondere violenza da una parte e, dall’altra, donne impegnate e ecologisti si possono accontentare di piccoli aggiustamenti... Continua