Ringrazio Federica Araco per questa bella intervista che ripercorre la mia storia e il mio pensiero in questi tempi difficili e confusi, invasi da pochi ricchissimi maschi alfa dell’Occidente e da Putin e dai suoi amici oligarchi. Prima che Musk con i suoi satelliti si scatenasse c’era una divisione storica risalente al post seconda guerra mondiale in cui noi italiani ed europei ci riconoscevamo. Nel frattempo quelli che non rientravano in questa area si erano organizzati nei cosiddetti BRICS, di cui Putin fino a poco tempo fa è stato presidente. Ora Trump e Musk stanno cambiando le carte in tavola. Lo scontro alla Casa Bianca messo in piedi da Trump contro Zelensky segna un cambio di prospettiva arrogante da parte degli Stati... Continua
Sono sempre più spaventata di cosa sta succedendo in questi giorni. Dall’insediamento alla Casa Bianca di Trump, le sue dichiarazioni e i suoi ordini esecutivi, le nomine di Vance vicepresidente, Kennedy novax alla salute, Rubio segretario di stato, Kristi Noem alla sicurezza interna, salita anche alle nostre cronache per aver ucciso a freddo un cucciolo di cane e nemica degli immigrati, il conduttore Tv Pete Hegseth, molto critico verso Nato e Ue, al Pentagono Chris Wight, scettico sul cambiamento climatico e per rilancio dei combustibili fossili come Lee Zeldin a capo dell’EPA, agenzia per l’Ambiente, Stephen Miller vicecapo di gabinetto, antislamico per espellere migranti visto la sua tolleranza zero ai confini e altri altrettanto... Continua
E dopo Sanremo come torneremo alla quotidianità di questo periodo trumpiano dove sembra che l’unico che abbia messo in difficoltà il presidente davanti alle telecamere sia questo piccolo figlio di Musk. Ha aggredito Trump. mentre suo padre, incaricato di condurre il Doge, cioè il dipartimento che deve tagliare le spese federali nello studio ovale, interveniva nella conferenza stampa in cui probabilmente si illustrava uno dei numerosi ordini esecutivi firmati a cascata che, insieme a dazi e minacce, stanno caratterizzando l’operato dell’amministrazione Trump. Chi infatti avrebbe avuto il coraggio di dirgli pubblicamente “chiudi il becco” e “vai via, non sei il presidente”? Pare invece che questo bimbo di quattro anni, poco pi... Continua
Ho seguito la diretta dell’insediamento Trump con una crescente insofferenza per le cosiddette cerimonie ufficiali e i partecipanti impegnati a presentarsi in abiti cerimoniali, costretti ad applaudire continuamente nelle retrovie di parenti, clienti e Musk con gli oligarchi della Silicon Valley, finanziatori della cerimonia e sostenitori della campagna che l’ha fatto rivincere. Bezos e Zuckemberg hanno dimenticato di essere paladini progressisti e si sono opportunisticamente aggiunti ai sostenitori, quelli che hanno fondato il movimento Maga, che vuol rendere l’America di nuovo grande. “Il Tycoon non piace solo agli estremisti” titola Nadia Urbinati nel suo articolo sul Fatto di oggi. Grazie a Musk e alla sua oligarchia, non solo... Continua
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