La mafia siciliana in lutto per la morte di Mattia Messina Denaro, e lo dichiara senza pudore. E un gruppo di giovanissimi in piazza schiamazzava ieri scorrazzando con le moto, considerandolo capo nella sua città dove ha vissuto indisturbato finché le cure per il cancro che l’ha ucciso non hanno permesso di arrestarlo quando ormai si stava aggravando. Forse ha fatto in modo che lo arrestassero e lo curasse lo Stato chiarendo però subito che non avrebbe mai tradito l’omertà mafiosa.
Ma per fortuna chi ha subito la sua azione criminale tira un sospiro di sollievo anche a Castelvetrano. Dobbiamo essere grati a chi ha vinto la paura e ha cominciato a collaborare ma mi spaventa che giovani dell’età che avrebbe oggi Giuseppe... Continua
Lampi e tuoni che sembravano annunciare un temporale, che non è poi avvenuto ma ha rinfrescato, mi hanno svegliata questa notte e ho acceso come al solito Rainews24 per sentire le previsioni e il riassunto dei fatti. L’emergere di tutte le violenze su bambine e giovanissime da minorenni in branco o da parenti o educatori erano in primo piano. Oltre Palermo, il cui video circola ancora in rete insieme ai messaggi di odio e scherno diretti alla vittima diciannovenne, che ha dovuto scrivere in rete “Basta” e ricordare i rischi di suicidio, a Caivano sono ormai 15 i giovanissimi, molti di famiglie mafiose, che da mesi abusavano le due cuginette di 10 e 12 anni, a Ravenna condannato il padre che abusava della figlia di 11 anni il mattino... Continua
Tempo di vacanza e le notizie che mi angosciano scivolano nei media tra i ricordi di Michela Murgia, e il suo affrontare la morte pubblicamente coinvolgendoci nella sua vita e mandandoci messaggi politici da oppositrice politica, e altri fatti come l’abbandono pubblico alla sua festa di compleanno da parte del finanziere Massimo Segre della sua promessa sposa Cristina Seymandi, che ho avuto modo di conoscere a Torino quando era collaboratrice dell’allora sindaca Appendino.
Non mi interessano questo e altri vari gossip con tutti i commenti in rete, soprattutto se coinvolgono ricchi e loro entourage, perché questa è una nuova fase della mia vita segnata da un lutto recente che si è verificato poco prima del mio ottantunesimo... Continua
è una mattina afosa di sabato e provo a seguire un noioso dibattito sulla giustizia tra politici, magistrati e avvocati, coordinato dal giornalista Pancani a Coffee Break su La 7. L’indignazione sale visto che ancora una volta non c’è cura neppure più di invitare qualche donna a portare un punto di vista di metà dell’umanità. E ovviamente il discorso scivola solo sul potere delle varie figure, dal presidente delle camere penali, al viceministro che difende la riforma Nordio, al rappresentante dell’associazione magistrati, ai pubblici ministeri e a Mastella che rappresenta i sindaci pur avendo ricoperto tempo fa il ruolo di Ministro Si parla tra addetti al lavoro che difendono il loro potere, polemizzando come il solito... Continua