Non mi fa dormire quello che sta succedendo nel Mediterraneo con la vendetta israeliana in corso a Gaza e in Cisgiordania e le conseguenze del tornado con l’allagamento in Toscana, dove sono arrivati gli angeli del fango ad aiutare la popolazione che ha perso casa e lavoro. La speranza nell’aiuto del governo è flebile visto che le Marche sono state lasciate al loro destino e l ‘Emilia Romagna ha ricevuto solo solidarietà e aiuto da volontari finora.
Difficile capire che fare per uscire dall’angoscia e per sentirci utili visto che la diplomazia non è riuscita a trovare neppure un giorno di tregua dai bombardamenti di Putin in Ucraina e per la Palestina non riesce né a ottenere un cessate il fuoco umanitario, né l’uscita... Continua
Oggi iniziamo il corso sull’ecofemminismo dell’Ecoistituto ”Donna e natura” e se vi collegate alle 17 a questo link ci saranno alcune di noi che parleranno dei massacri in corso introdotte da Pinuccia Montanari e poi inizierò la mia lezione.
Noi, donne palestinesi e israeliane di ogni ceto sociale, siamo unite nel desiderio umano di un futuro di pace, libertà, uguaglianza, diritti e sicurezza per i nostri figli e per le prossime generazioni.
Angoscia e spavento, necessità di informarmi meglio, di capire perchè trovo assurdo schierarsi come fanno anche molte amiche in rete. Trovo insopportabile le censure dei nostri media e la decisione del governo di sospendere gli accordi di Schengen. Abbiamo necessità urgente di confrontarci. Qualcuna ha già chiesto di raccogliere firme ma per ora cerchiamo di incidere a livello europeo e diffondere qui in rete, cercando anche di trovare uno spazio al blocco dei media attuale. Aiutateci se siete d’accordo.
Ecco il nostro comunicato:
L’UNIONE EUROPEA CONCEDA LA PROTEZIONE TEMPORANEA ALLA POPOLAZIONE DI GAZA Al dodicesimo giorno dall’attacco terroristico di Hamas in territorio... Continua
“Furia primitiva sui corpi di donna” oggi scrive MARINA CORRADI su AVVENIRE: “Nel furore dell’attacco repentino di Hamas agli insediamenti israeliani, fra ordini sbraitati, calci a sfondare porte, stanze violate, c’è anche questa ragazzina portata via curva, le mani dietro la schiena legate, come si lega un capretto da vendere al mercato]…[su un furgone degli uomini di Hamas, le gambe nude di una giovane donna e le mani dei soldati che le tengono ferme, sotto il controllo di un mitra puntato. Perché spogliarla, se non per umiliarla... Continua