Servizi segreti, giornali e magistratura: le dichiarazioni di Amato

postato il 12 Lug 2006

Il ministro degli interni Giuliano Amato ha dichiarato in parlamento che il Sismi ha violato la legge istitutiva del 1977, intercettando senza autorizzazione giornalisti seri che facevano il loro lavoro di indagine e pagando giornalisti venduti per depistare le indagini della magistratura con articoli falsamente costruiti. Contemporaneamente, una Procura della Repubblica avrebbe dato a giornalisti compiacenti addirittura la password per accedere alle istruttorie in modo più comodo. Le dichiarazioni di Amato al Parlamento sono di una gravità tale da mettere seriamente in dubbio che la democrazia funzioni in Italia e non sia piuttosto gravemente malata.

I vecchi scandali banca-industria che hanno carpito la buona fede dei risparmiatori con operazioni a rischio come quelle Bancomat e Cirio, gli scandali finanziari che hanno coinvolto la Banca d’Italia in combutta con palazzinari d’assalto in cordate fuori legge, lo scandalo del calcio, quello della sanità che ha coinvolto Fitto, Angelucci e Storace, già coinvolto per aver pagato chi doveva falsificare firme e non permettere alla lista della Mussolini di presentarsi, lo scandalo che ha coinvolto Vittorio Emanuele, la Rai e il casinò di Campione e quest’ultima vicenda relativa al sequestro di Abu da cui emerge un intreccio mafioso tra servizi, magistratura e stampa, fanno purtroppo pensare che tutte queste persone coinvolte, si muovono per interesse personale contro l’interesse generale e contro lo Stato e quindi fanno parte di contropoteri che non sono chiari.

Chi tira le fila? Con il governo Berlusconi è risorta la P2, oppure oggi c’è una cupola che coordina mafia, ndrangheta e camorra, che spiana l’intervento illegittimo della CIA nel nostro paese, che collabora attivamente con i tre poteri dello stato essendosi infiltrata ai massimi livelli, che è presente ovunque circoli molto denaro, dal calcio allo spettacolo, dalle banche ai casinò, dalla sanità alle opere pubbliche e così via?

Siamo chiaramente in una fase in cui occorre riacquistare un forte senso civico e collaborare con chi stra facendo emergere tutto ciò, per riportare il nostro paese in democrazia. Non c’è spazio per i furbi e i furbetti, per veline e “magnaccia”, anche se lavorano in Rai, per taxisti, notai, farmacisti e avvocati se vogliono solo difendere i loro privilegi.

Pubblicato in: Istituzioni

Commenti:

  • Germano 2 Febbraio 2007

    Questo è niente a confronto di quello che accadde veramente…..

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