Che ci aspetta presidente?
postato il 7 Feb 2021
Ho passato questi giorni delle prime consultazioni in collegamenti interessanti: la libreria delle donne di Milano, la società della cura, centro riforma dello stato, dallastessaparte, FFF e XR ma anche Gimbutas, mutilazioni genitali e altro. Ho ripreso a leggere e rileggere: Donna Haraway, Atwood, De Cespedes, Ginsburg e a scrivere appunti. Ho passeggiato nel mio parco arrivando fino al lago, prima irragiungibile per la neve e il ghiaccio. Ho riflettuto da un servizio di Kilimangiaro sulla antica saggezza cinese: i colori dello spirito. Verde primavera, rosso fuoco, giallo comando, bianco inverno, nero potenza della natura, acqua e vecchiaia. Ho cercato di aiutare da lontano. Quando potevo. Troppi disastri putroppo per la follia di questo modello economico e politico in crisi.. L’ultima catastrofe in India ai piedi dell’Himalaya: le dighe indiane, contro cui Arundhati Roy ha lottato inutilmente con le popolazioni cacciate dai villaggi, sono crollate sotto la pressione delle pioggie e di un ghiacciaio staccatasi per il caldo- e quelle a valle aperte, e non sappiamo ancora cosa la massa d’acqua spaventosa che si è ripresa il letto del fiume abbia travolto e quanti morti provocato.
Non tollero più le maratone, le interviste, i commentatori e l’ansia di esserci. Ne ho scritto venerdì mattina appena sveglia e vi riporto che pensavo qui sotto. Ora che i giochi si sono scoperti. Soffro l’incoerenza e l’inaffidabilità di chi dovrebbe rappresentarci, ma soffro molto di più la situazione in cui siamo precipitate da un anno a questa parte, noi donne in particolare, bambini, adolescenti e giovani. E tutti in tutto il mondo. Sono stata collega di Mattarella nella mia ultima legislatura, era seduto nella fila vicino a me, separato da un corridoio. Mai tra i narcisi che popolavano l’emiciclo. Poche parole in aula e molto lavoro nelle commissioni. Quando è stato eletto ho tirato un sospiro di sollievo perchè ci ha liberato da un Napolitano invadente. Ci ho messo un pò a convincere che sarebbe stato un ottimo presidente, equilibrato, attento e capace di aiutarci a superare le crisi sempre più frequenti della nostra democrazia. Che poteva fare di diverso che dare l’incarico a Draghi? L’altra crisi si era risolta con l’incarico a Cottarelli, usato lo spazio di un mattino, e lo spostamento a sinistra dei 5 stelle dopo l’autogol di Salvini. Ma ora Draghi lo vogliono tutti., e poi magari sostituirà Mattarella tra un annetto.
Ma noi, ecofemministe, salteremo sul suo tavolo come ha fatto la giovane fem della foto qualche hanno fa? Presidente cosa ci aspetta?
“Sto misurando la forza persuasiva della finanza dopo essere ben conscia da sempre del suo.potere indiscusso. Non parlo solo di come tutti i partiti e le formazioni in questo Parlamento, ormai esautorato da Dpcm, voti di fiducia e paura della riforma che ha ridotto il numero degli eletti ma non deciso la legge elettorale, si arrampichino sui vetri x giustificare il loro sostegno (laMeloni astensione) a Draghi. Non indico solo borse e spread. Ma rimango sempre colpita da commenti affrettati in rete di femministe, esponenti di sinistra più o meno radicale, radicali e oppositori indefessi che rispolverano il Draghi allievo dell’illustre economista Caffè, docente affascinante all’università, salvatore dell’Italia che ormai si era ridotta come la Grecia. Di sovranisti contro la Von der Layen ma che si commuovono improvvisamente per l’incaricato. Di sostenitori del pubblico e della ripubblicizzazione. Di dispensatori di vaffa alla politica che insieme chiedono un governo politico a tutti i costi.Mi chiedo: Rispetto per il nostro Presidente e il suo accorato appello all’unità e alla responsabilità? Paura della pandemia che non finisce e i vaccini che non ci sono, speranza che Draghi con la bacchetta magica cancelli debiti di stato e di casa e azienda? Fiducia sul fatto che faccia arrivare qualche briciola del recovery anche a noi e necessità di farci audire nel frattempo in qualche commissione? Convinzione che il G20 con lui cambierà missions e aiuterà i poveri e gli svantaggiati o noi donne? Un po’ di silenzio in attesa no?