Billion Acts of Green

postato il 21 Apr 2011
Billion Acts of Green

Il 22 Aprile è la giornata mondiale della terra e lo slogan di questo anno è appunto Miliardi di azioni verdi.
In Italia, tempi bui, l’ultima trovata è la proposta di cambiare l’Art.! della nostra Costituzione, non c’è tempo per capire come la terra che ci ospita può essere aiutata a sopportare il peso terribile che la specie umana sta portando in questi ultimi decenni.
Ricordiamo l’anniversario dello sversamento di petrolio dal pozzo della BP.
Ormai tutto l’ecosistema di quel golfo è irrimediabilmente compromesso el’economia dei pescatori e dei ristorantini che cucinavano i famosi gamberetti di Forrest Gump totalmente rovinata.
Ormai si rimuove la drammaticità del Giappone dopo il terribile incidente nucleare, tutt’ora in corso e chissà fino a quando la radioattività verrà emessa in dosi elevatissime distruggendo tutto l’ecosistema e producendo gravi malattie, malformazioni e morti. Le banche d’investimento e le agenzie finanziarie internazionali hanno tolto gli investimenti in imprese giapponesi da ogni fondo finanziario e rischiano la crisi anche le imprese di tutto il mondo che hanno utilizzato le componenti di alta tecnologia prodotte pima in Giappone e di cui ora si stanno finendo le scorte.
Nel frattempo il sarcofago di Cernobyl presenta vistose crepe da cui esce ancora radioattività pericolossissima anche dopo 25 anni dall’incidente.
In questi giorni in Sardegna la denuncia dell’inquinamento da uranio impoverito proveniente da una base militare: molti malati di cancro, animali malformati come l’agnello a due teste.
Povera terra matoriata da uomini, sesso maschile per la quasi totalità, che non rinunciano a guerre, a sfruttamenti delle risorse e di altri uomini e delle donne, all’inquinamento selvaggio, alla cementificazione di ogni prato e terreno coltivabile, ai rischi di disastri in nome del potere e del profitto.
Venerdì 6 maggio ore 21 in via S.Domenico 16 a Torino la compagnia Alnar e il centro Sereno Regis promuovono uno spettacolo dal titolo “Maschile e femminile in un pianeta limitato”.
Sono molto interessata all’iniziativa che pubblicizzo ma intanto rubo il bel titolo per proporre agli amici ecologisti che si riuniranno il 21 aprile a Roma per dare vita ad un nuovo soggetto politico non di aggiungere un ennesimo gruppo di discussione ai già numerosi previsti, ma di considerare come premessa indispensabile, che informi tutti i lavor proprio questo concetto che mette in evidenza la differenza sessuale anche nel pensiero ecologista, e invito tutte le donne che parteciperanno a viglilare perchè questo avvenga.
Non è più pensabile oggi promuovere nessun nuovo soggetto politico serio, che abbia aspirazioni di governo e di cambiamento verso “un altro mondo possibile” se i proponenti che guidano il gioco sono solo uomini.

Commenta

Lascia un commento

Chiudi

Un'esperienza su misura

Questo sito utilizza cookie tecnici e, previa acquisizione del consenso, cookie analitici e di profilazione, di prima e di terza parte. La chiusura del banner comporta il permanere delle impostazioni e la continuazione della navigazione in assenza di cookie diversi da quelli tecnici. Il tuo consenso all’uso dei cookie diversi da quelli tecnici è opzionale e revocabile in ogni momento tramite la configurazione delle preferenze cookie. Per avere più informazioni su ciascun tipo di cookie che usiamo, puoi leggere la nostra Cookie Policy.

Cookie utilizzati

Segue l’elenco dei cookie utilizzati dal nostro sito web.

Cookie tecnici necessari

I cookie tecnici necessari non possono essere disattivati in quanto senza questi il sito web non sarebbe in grado di funzionare correttamente. Li usiamo per fornirti i nostri servizi e contribuiscono ad abilitare funzionalità di base quali, ad esempio, la navigazione sulle pagine, la lingua preferita o l’accesso alle aree protette del sito. Comprendono inoltre alcuni cookie analitici che servono a capire come gli utenti interagiscono con il sito raccogliendo informazioni statistiche in forma anonima.

Prima parte1

cm_cookie_lauracima