Il fine estate di Beppe Grillo

Mentre la sinistra radicale minaccia un autunno caldo che dovrebbe concretizzarsi in manifestazion contro il governo e la finanziariai il 20 ottobr,e in un bel sabato di fine estate Beppe Grillo ha organizzato con la sua rete, con Sabina Guizzanti e Marco Travaglio presenti con lui a Bologna, il suo V-day, giocando d’anticipo e riempiendo le piazze di circa duecento città. Una mobilitazione fisica di circa un milione di persone, ma che si moltiplica con internet, a sostegno della legge di iniziativa popolare ma, di fatto, contro i partiti e i politici, già abbondantemente presi di mira in questi mesi con i dibattiti cresciuti intorno al libro di Stella e .. “la Casta”.

La legge non è estremista ma di buon senso: no ai parlamentari condannati in via definitiva, no a quelli che hanno già fatto due legislature ed elezione diretta dei candidati per cancellare la vergognosa legge elettorale della destra, con cui i partiti hanno nominato i parlamentari, anche quelli di sinistra d’accordo su questo punto tanto che il progetto Chiti ripropone l’eliminazione della preferenza per gli elettori che devono sorbirsi i candidati imposti dalle segreterie.

Qualche anno fa un altro uomo di spettacolo, Nanni Moretti, aveva chiamato quelli che non si rassegnano o non guadagnano da questo sistema politico ad una moralizzazione e come oggi gli stessi politici a vita avevano dato ampie assicurazioni che tutto sarebbe cambiato. Prima di lui ci aveva provato un leader sindacale come Cofferati, prontamente neutralizzato come sindaco di Bologna dove, scontrandosi con la dura realtà sociale dell’immigrazione aveva subito virato verso destra, in nome della sicurezza.

Un comico trascinatore come Grillo potrebbe avere più fortuna, anche perchè le sue parole d’ordine vanno bene anche alla destra: quel “Ma Vaffa..”, parola d’ordine della manifestazione ne è un esempio.

Ma questa è comunicazione mediatica da piazza mentre quella in rete, come sanno quelli che frequentano il suo blog è da anni molto seria e molto seguita e ha creato un vasto movimento che prima era d’opinione e ora può essere immediatamente politico.
In fatto di coerenza dobbiamo riconoscergliene di più di quella che dimostra la sinistra radicale, spesso in preda a contorsioni opportunistiche per essere insieme “di lotta e di governo”

Quello che è chiaro e che si prepara un altro crollo di questo sistema politico inossidabile, anche se non sappiamo bene come favorirlo. Le donne, ad esempio, penalizzate in modo vergognoso finora, si divideranno tra le divisioni o le aggregazioni maschili, appoggeranno l’unica candidata del PD, Rosy Bindi, o si muoveranno come movimento? Mi interesserebbe molto che ci confrontassimo su questo tema, perchè senza la nostra esperienza e cultura politica non si va molto lontano.