Nuovo rischio per Prodi su vicenda Visco/Speciale
postato il 5 Giu 2007Siamo alla vigilia dell‘incontro del 7 giugno dei parlamentari della sinistra plurale o radicale, cioè quelli che non hanno aderito al partito democratico tra i DS, Rifondazione comunista, i Verdi, i CI e il Psi. Qualcuno sostiene che le difficoltà reali di Prodi vengono da questo polo che è uscito dalla prima tornata delle elezioni amministrative con qualche successo rispetto al disastro dell’Ulivo e del nascente PD.
In realtà è stato Di Pietro che ha rotto l’omertà di governo e di maggioranza intorno alla vicenda Visco e del generale Speciale della Guardia di Finanza, il quale ha dichiarato di accettare la sua sostituzione, di voler andare in pensione “con la schiena dritta” e di non accettare il contentino della Corte dei Conti che il governo Prodi gli aveva proposto.
D’Alema e Mastella hanno dichiarato, insieme alla destra, che il governo cadrà se al Senato non passa l’Odg della maggioranza.
Qualcuno poi all’interno della maggioranza ha evocato lo spettro della P2 intorno alla Finanza coinvolta in vari scandali, e oggi il PM Woodcok ha reso pubblica un’indagine in merito.
In attesa di sapere cosa succederà domani in Senato al governo Prodi, che in realtà nessun parlamentare ha interesse ad affossare prima dei canonici 2 anni e mezzo per potere avere la pensione e la destra, divisa com’è, non è in grado di far altro che minacce, maggioranza ed opposizione si dovrebbero rendere conto che lo scollamento della società italiana da una politica onnivora, sempre più costosa e incapace di risolvere i problemi di cittadine e cittadini è ormai fatto compiuto a cui sarà molto difficile porre rimedio.
Il dibattito sollevato dall’ultimo libro che parla di casta è ancora in corso e la poca trasparenza che in ogni situazione si avverte non fa che aumentare la sfiducia in chi ci rappresenta e ci governa. Questi sono il nostro specchio ci viene detto, hanno i nostri vizi di furbetti senza senso dello Stato, pronti a evadere le tasse e a non assumersi responsabilità.
Non è così. Di cittadine e cittadini onesti, che lavorano con impegno, che pagano le tasse perchè vengono loro detratte dalla busta paga oppure perchè pensano sia giusto farlo ce ne sono tanti. Ma per molti pesano problemi di lavoro precario, di impoverimento a causa degli alti costi della politica e dell’incapacità del sistema finanziario e produttivo di mantenere un’alta competitività sul mercato internazionale. Stritolare gli onesti che vorrebbero poter lavorare e vivere con dignità senza arricchirsi alle spalle di altri con guadagni facili è stata purtroppo la via scelta da quel governo di sinistra che doveva difenderli. Oggi abbiamo il tesoretto e il caso Visco. Non ci saranno molti a difenderlo se non siedono ai banchi del governo.