Pecoraro come Mastella? un’altra bufala
postato il 9 Apr 2008A pochi giorni dalle elezioni esce fuori che il Ministro dell’Ambiente, già messo sotto accusa per i rifiuti a Napoli con una mozione di sfiducia della destra, è indagato con il fratello, senatore campano, e con altri collaboratori del Ministero dell’ambiente, nell’ambito dell’inchiesta di Vallettopoli per accuse non molto chiare che vanno da favori di un’agenzia di viaggi ad appalti per bonifiche.
La mozione di sfiducia non fu necessario discuterla perchè uno o due giorni prima della calendarizzazione in aula il governo cadde grazie a Mastella e Dini. Mastella si vendicò per essere stato messo sotto accusa con la moglie agli arresti domiciliari (di chi? del governo Prodi, di Veltroni?) e come Dini cercò di accasarsi a destra ma, a differenza dell’esimio senatore amico dei cinesi, non riuscì, e fu costretto a stare fuori dalla competizione elettorale. Proprio nei giorni in cui partiva la polpetta avvelenata per Pecoraro tutta la vicenda Mastella si è rivelata una bufala con il proscioglimento di ogni capo d’accusa.
Certo che solo in Italia può succedere che un’indagine poi rivelatasi infondata causi la caduta di un governo e, un mese dopo, un’altra che dura da tre anni lasci filtrare il fatto che coinvolge un ministro ad una settimana dal voto.
In mezzo a tutte queste bufale, con questa campagna elettorale da sbadigli, come può orientarsi chi deve votare?
E’ sempre più chiaro a tutti noi che nessuna delle forze in campo saprà risollevare l’Italia dalla caduta negli ultimi posti di tutte le classifiche (è di oggi quella dell’OCSE che ci relega al 20° posto in Europa per redditività).
Chi muove le leve del potere?. Devo confessare che comincio a chiedermi se tra PD e PDL non agisca ancora una PD2 nascosta.
A questa prima domanda se ne aggiungono altre. Chi ha interesse ad eliminare dal sistema politico Mastella e Pecoraro? A rendere la vita difficile a Boselli e a ridimensionare Bertinotti? Tutta questa supponenza dell’andare da soli e del voto utile chi premierà?
Come mai l’ex ministro verde Ronchi, rieletto nelle liste dei DS, si è affrettato a dichiarare che Pecoraro ha trasformato i Verdi in un partito personal-familiare mentre l’ex ministro verde Mattioli, anch’esso PD, sempre in questa settimana ha lasciato per iscriversi alla Sinistra arcobaleno?
In questa gran confusione di cui mi sento vittima come tutti quelli che non hanno interessi particolari e padri/padrini voglio mettere in chiaro pochi punti:
penso che in questa fase sia necessario difendere la democrazia nel nostro paese e cia sia in atto uno svuotamento della sovranità popolare, del Parlamento e un attacco continuo alla magistratura che tendono a rafforzare poche persone che si ritovano nella segreteria del PD e dell PDL.
I “cespugli” rischiano parecchio in questa tornata elettorale e molti tenderanno a sparire, soprattutto quelli che non hanno una democrazia interna e un forte e articolato rapporto con settori della società che li sostengono per ragioni ideali e non certo per calcolo politico, visto che nessuno di loro avrà potere.
Avendo visto da vicino in Parlamento quanto il governo Berlusconi ha degradato del sistema politico, sociale e culturale in Italia penso che il suo ritorno sia il peggiore dei mali che ci possiamo aspettare, più ancora delle tasse che ci ha regalato Prodi.
Temo fortemente che la strategia dalemiana che muove Veltroni e che viene da lontano (consiglio una rilettura del libro di Lucia Annunziata 1977, l’ultima foto di famiglia) risulti perdente in queste elezioni.
Ritengo che quella che si definisce la sinistra, soprattutto se riesce a entrare al senato, debba iniziare un processo di unificazione e chiarire che rinuncia non solo alla falce e martello ma ad “arringare il popolo” in battaglie che poi per opportunismo non sostiene (TAV, base vicentina, inceneritori) e debba decidere se si vuole votare in eterno all’opposizione.
PER QUANTO RIGUARDA I VERDI alla cui fondazione io ho partecipato temo che ormai abbiano perso tutti i treni in Italia e siano fortemente indeboliti anche in Europa, proprio ora che la politica ecologista diventa centrale in tutto il mondo.
Avrebbero dovuto seguire il pensiero di Alex Langer, che non ha avuto la forza di esserne il dirigente e si è suicidato. Nè di destra nè di sinistra ma avanti, perchè come si sta concretizzando sempre più il discrimine non passa più per questi due concetti otto-novecenteschi. Basta vedere le poche differenze delle proposte PD e PDL. Passa attraverso la comprensione dei processi irreversibili di distruzione del pianeta e alla capacità di fare proposte che li contrastino e diventino egemoni. Passa attraverso il governo dei processi di globalizzazione e quindi a livello internazionale. Ma siamo ben lontani, non solo i Verdi, dal saper gestire situazioni così complesse. Non sappiamo assumerci la responsabilità neppure della gestione dell’immondizia.
Penso anch’io che Pecoraro, Francescato e Paolo Cento abbiamo trasformato i Verdi in un partito familistico e di boys yesman che hanno goduto di qualche privilegio in questi due anni. Ma ora la pacchia è finita e le mie previsioni sul loro futuro sono che resteranno quei pochi eletti a fare un testimone inascoltato e inutile perchè anche nella rifordazione della sinistra conteranno ben poco. Si chiude così la parabola con una fine ingloriosa accelerata dall’indagine sbattuta in prima pagina pochi giorni fa.