Qualcosa si muove tra gli uomini con il fiocco bianco
postato il 25 Nov 2010Oggi 25 novembre si celebra in tutto il mondo la giornata contro la violenza alle donne, che è la prima causa di morte per chi è nata femmina. Morte inflitta perlopiù da chi ti dovrebbe proteggere: padre, zio, compagno, marito, fratello. Una bambina su 4 viene violentata dai propri parenti nel mondo. L’infibulazione e l’escissione degli organi genitali sono mutilazioni terribili che vengono imposte proprio dalla famiglia perchè altrimenti c’è l’emarginazione sociale.
In Italia sono ben 6 milioni e mezzo le donne che hanno subito una qualche forma di violenza fisica e/o sessuale nella loro vita. Dal 2006 i casi di violenza sono aumentati del 20%.Dall’inizio dell’anno sono già state uccise 191 donne, per mano di marito, fidanzato, parente. Una ogni 3 giorni.
Nel laboratorio politico in cui discutiamo tra donne è stata fatta la proposta di cominciare a indagare con ricerche e statistiche il mondo dei maschi violentatori. Perchè la violenza sulle donne è un problema dei maschi.
Tra tutte le iniziative in Regione, Provincia e Comune a cui ho partecipato oggi, sicuramente quella che si è svolta nella provincia di Torino, dove c’è la mia sede di Consigliera di parità, è stata la più innovativa e la meno rituale proprio perchè hanno parlato gli uomini.
Ugo Hubermann è venuto dall’Argentina per tenere un seminario di tre giorni a 30 uomini. Si sono iscritti gli amici del cerchio degli uomini e di uomini in cammino che da anni riflettono su queste tematiche e gestiscono anche uno sportello per seguire i maltrattanti che si rivolgono loro. Finora non hanno diffuso dati al riguardo purtroppo.
Ma si sono iscritti anche vigili, cooperanti ed altri che hanno partecipato stamattina al dibattito.
Huberman ha insistito sul fatto che non basta parlare di diritti umani se non si parla dell’intimità che per gli uomini è spesso violenta e poco sviluppata. Credo intendesse dire in realtà la sessualità che io definisco grezza negli uomini ma purtroppo spesso è anche violenta. Ha condannato non solo la tratta e l’abuso dei mariti sulle mogli, ma anche il negozio della prostituzione.
Partendo da una famosa frase di Sartre. “Noi uomini non siamo responsabili per quello che ci hanno fatto ma per quello che facciamo agli altri” ha dato la sua ricetta per contrastare il modello androcentrico responsabile di violenze politiche, economiche, sessuali e sociali. Ha definito il viagra una droga legale.
Ma soprattutto ha insistito sulla volontà improrogabile di cambiare le relazioni con le donne con l’aiuto delle donne. Come superare la sfiducia e la diffidenza reciproca per lavorare (non parlare) insieme a contrastare le violenze. Poichè la visibilità deve essere femminile il suo gruppo Fiocco bianco che a Buenos Aires lavora con le donne italo/argentine riconosce la titolarità di tutti i progetti alle donne e i finanziamenti sono gestiti dalle donne. Ha rigraziato tutte le donne che hanno organizzato l’evento chiamandole per nome una per una a dimostrare concretamente la riconoscenza.
Uno degli uomini intervenuti ha chiesto di non parlare più di pari opportunità ma di rispetto e riconoscimento delle differenze, a cominciare da quella di genere, perchè nelle relazioni ciascuno di noi è diverso e deve essere rispettato per quel che è non per il suo ruolo.
La ricetta è riappropriarsi della propria emotività e per la maggior parte degli uomini pare sia molto difficile perchè ne sono stati espropriati e occorre elaborare il lutto e provare dolore per quello che si è perduto.
Temo che non sarà un processo facile. Che ne pensate amici maschi?