L’America delle donne
postato il 13 Nov 2006
Questo è il titolo di prima pagina che l’Espresso ha scelto per dare un segno di svolta radicale alla politica americana dopo la vittoria dei democratici che ha segnato la crisi dei neocon a partire dalla sconfitta della strategia della guerra preventiva responsabile della situazione senza uscita in Iraq e in Afghanistan. Lungi dallo sconfiggere il terrorismo questa strategia, che ha legittimato anche la politica di repressione cieca di Israele, l’ha alimentato e ha fatto aumentare i consensi ai fondamentalisti islamici portandoli al governo in Iran e in Palestina e rafforzandoli enormemente in Libano, in Iraq, in Pakistan e in Afghanistan dove talebani e signori della guerra che controllano le coltivazioni di oppio hanno esautorato...
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Un’assemblea dei Verdi blindata e tutta al maschile a 20 anni dalla nascita
postato il 12 Nov 2006
Ho partecipato sabato all’Assemblea nazionale dei Verdi che ha rinnovato gli organi statutari e oggi apprendo il risultato: Fiuggi, 12 nov. -16:11 (Adnkronos) – Ultimo atto del congresso dei Verdi di Fiuggi e’ l’elezione dell’esecutivo. Su 573 delegati sono 572 i votanti che eleggono nell’organo del partito Diego Tommasi, Massimo Fundaro’, Alessandro Metz, Angelo Bonelli, Domenico Lomelo, Marco Lion e Marcello Saponaro. Entrano a far parte del gruppo dirigente anche Grazia Francescato, Cristina Morelli, Loredana De Petris, Iva Berasi e Daniela Guerra che saranno invitate dal presidente del partito alle riunioni dell’esecutivo. 8 eletti nell’esecutivo, il presidente Pecoraro compreso, tutti...
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Oggi la storia cambia
postato il 9 Nov 2006
I risultati delle elezioni negli USA hanno già determinato un cambiamento sostanziale. Con l’uscita di Rumsfeld dalla scena politica, come ha richiesto la nuova presidente della Camera Nancy Pelosi, il mondo stamattina ha cominciato a rivedere il sole attraverso la cappa di piombo che dall’11 settembre ci aveva schiacciato con terrorismo e guerre preventive, distruzioni e violenze inaudite su cittadini inermi, soprattutto donne e bambini, come a Gaza in questi giorni. E’ stato reso chiaro che nelle democrazie chi vota oggi non permette più spargimenti di sangue inutili, derivanti da sogni di onnipotenza unilaterali o da interessi di signori della guerra siano essi capi clan o responsabili di lobby petrolifere o delle armi...
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