Ursula rieletta
postato il 23 Lug 2024La madre non l’avrebbe di certo dimenticata, sono ancora inorridita dalla morte terribile dell’ultima bimba nell’auto chiusa al sole con questo caldo, causata dalla “dimenticanza” del padre, che poi si fa vittima dello stress, da psicanalizzare insieme alla madre. Non posso togliermeli dalla testa. Una vicenda che mi fa stare troppo male e su cui vorrei che discutessimo a fondo. Per questo inizio dal ricordare questa bimba a cui il padre non ha concesso di vivere la sua vita senza neppure rendersene conto.
Ne scrivo qualche tempo dopo per rilevare come ormai si valutano morti terribili di bimbi come fatti di cronaca da dimenticare il giorno dopo e magari ripensarci dopo anni quando i tempi della giustizia si degneranno di rendere pubblica la sentenza definitiva di colpevolezza.
Vorrei che le istituzioni che si stanno con fatica definendo in Europa dopo l’elezione del Parlamento e la riconferma della Metsola a presidente con una grande maggioranza (Left ha votato contro per sostenere la vicepresidente di Podemos Irene Montero), gli stati membri definissero linee guida severe per le violenze contro i pochi bambini che ormai nascono e prevedessero aiuti e pari responsabilità per i genitori.
Ursula Von der Leyen è stata rieletta presidente della Commissione europea con 401 voti a favore, 284 contro e 15 astensioni che contano come voti contrari. 41 voti in più del quorum necessario e 19 in più della volta precedente. Il voto è segreto in questo caso ma ci sono dichiarazioni ufficiali di voto a favore come quella dei green, dei socialisti, dei popolari e di Renew Europe. I Verdi europei sono stati determinanti nel garantire la maggioranza e sono diventati così ago della bilancia verso il green deal.
Ursula è stata votata dalla sua nuova maggioranza di “centro democratico ecologista” evitando così qualsiasi deriva estremista. Ha ringraziato pubblicamente i Verdi per averle garantito la maggioranza, conquistando le simpatie delle nuove generazioni attente a preservare clima vivibile ed ecosistemi proprio quando siccità, alte temperature delle acque e dell’aria ed emissione di CO2 in atmosfera ci fanno ormai temere un processo irreversibile verso il surriscaldamento.
La Meloni opportunista ondivaga, che vuole essere riconosciuta capa delle destre come copresidente ECR e dimostrava di essere grande amica di Ursula nei suoi incontri, ha votato contro togliendo le opportunità all’Italia di contare in UE. A Strasburgo Meloni ha rotto la consuetudine italiana dei partiti che hanno governato di votare a favore della presidenza proposta per la commissione. A Bruxelles aveva votato contro Costa e Kaja Kallas sostenendo che il Voto favorevole dei verdi aveva reso impossibile per Fdi di votare a favore come il copresidente Procaccini ha dichiarato all’ultimo minuto, prima della fine dello scrutinio.
Anche Sinistra Italiana ha votato contro Ursula, mentre i verdi votavano a favore. L’accordo di Bonelli e Fratoianni è stato di dividersi in Europa ma restare uniti in Italia. Diplomazia o opportunismo? Staremo a vedere gli sviluppi futuri e intanto facciamo i conti con l’ulteriore spaesamento e confusione che allontanano iscritti e simpatizzanti dalla politica attiva.
Mi capita sempre più spesso di entrare in rapporto con donne sofferenti e insicure di ogni età e di riuscire a infondere sollievo e speranza almeno temporaneamente dopo averle ascoltate confessare i problemi quotidiani che devono affrontare in famiglia e sul lavoro. Molte di loro mi dicono che non sperano più che ci siano parti politiche che le rappresentano in Parlamento. Se chiedo loro di dirmi chi hanno votato ultimamente molte mi confessano di essersi astenute, qualcuna mi ha detto di sostenere Elly Schlein e poche ricordano di aver creduto all’inizio al movimento 5stelle, ai tempi dei vaffa di Grillo.
Poche sono state avvicinate da candidati o sono andate a riunioni ed assemblee per capre gli orientamenti e se i loro problemi di vita, molto concreti, venivano presi in considerazione. La distanza tra la politica e i problemi quotidiani è sempre più evidente. Le querelle e le reciproche accuse tra destra e sinistra in Parlamento e nei media raramente coinvolgono le donne.
Devo dire che alle ultime elezioni europee però sono state elette in Parlamento molte giovani donne che ho sostenuto: Benedetta Scuderi, Cristina Guarda ed altre che sono certa che si comporteranno in modo responsabile.
Commenti:
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E’ molto preoccupante che le donne si astengano, non si sentano rappresentate da nessun partito. E’ un segnale che nessuno interpreta, capisce e si fa carico dei loro problemi.