aria mefitica e brezza nuova

postato il 27 Ago 2023
aria mefitica e brezza nuova

Lampi e tuoni che sembravano annunciare un temporale, che non è poi avvenuto ma ha rinfrescato, mi hanno svegliata questa notte e ho acceso come al solito Rainews24 per sentire le previsioni e il riassunto dei fatti. L’emergere di tutte le violenze su bambine e giovanissime da minorenni in branco o da parenti o educatori erano in primo piano. Oltre Palermo, il cui video circola ancora in rete insieme ai messaggi di odio e scherno diretti alla vittima diciannovenne, che ha dovuto scrivere in rete “Basta” e ricordare i rischi di suicidio, a Caivano sono ormai 15 i giovanissimi, molti di famiglie mafiose, che da mesi abusavano le due cuginette di 10 e 12 anni, a Ravenna condannato il padre che abusava della figlia di 11 anni il mattino quando la madre faceva la spesa, per ben quattro anni mentre era ai domiciliari in attesa di giudizio per abusi della fidanzatina di 14 anni del figlio. E altri casi non approfonditi e subito scomparsi dall’edizione del mattino. So che solo nel nostro paese ogni giorno da sempre questi abusi continuano e sono nascosti anche dalle famiglie e comunità per non disturbare e non attirare l’attenzione. E ovunque nel mondo, tanto più nelle dittature, nei paesi governati da autorità religiose e da clan.

Fa comodo lasciare libero accesso a siti come YouPorn perché la pornografia è considerata parte del sesso e quindi è legittimata per gli adulti ma di libero accesso anche ai bambini che a cominciare dai 7 anni si educano tra amici o da soli in questo modo. In famiglia e a scuola non ricevono in genere nessuna educazione affettiva, sentimentale e sessuale che contrasti e metta in guardia rispetto alla diffusa sessualità maschile violenta e malata. Eppure sembrerebbe semplice visto che le docenti e le educatrici sono per la stragrande maggioranza donne che come tutte noi ne sono venute a contatto e la conoscono. Ma gli adulti hanno così tanta confusione nel vivere la loro sessualità che ormai evitano di parlarne con i bambini.

Che emerga maggiormente il marcio di cui siamo intrisi ci procura vomiti ma dovrebbe anche farci capire che qualche complicità sta cadendo e spingere governi e autorità a salvaguardare le vittime e a prevenire, a mettere sotto controllo rigoroso l’ambiente in cui sono maturati, individuando e processando gli abusanti rendendoli immediatamente inoffensivi.

C’è anche la sospensione di 90 giorni da parte della Fifa del presidente della federazione spagnola Rubiales per il bacio sulla bocca subito dall’atleta, a segnare che si puniscono le “intemperanze” ma nel frattempo non si sa che fine hanno fatto le denunce di violenze nel mondo dello sport che sono emerse nel passato. In carcere per ora l’educatore ultracinquantenne di Comunione e Liberazione per abuso da aprile di una ragazza quattordicenne ma sempre più spesso dobbiamo leggere sentenze complici che giustificano e mettono in circolazione chi compie atti vergognosi approfittando del suo ruolo di potere. Gli avvocati che difendono stupratori ed assassini sanno come offrire giustificazioni che lo permettono: da lei ci stava e lei lo tradiva.

Non vi dico niente di nuovo ma è bene ricordarci che dobbiamo farlo sapere alle giovani donne che crescono e si trovano subito in situazioni pericolose. Sono grata ad Elly, e contenta di averla appoggiata perché ieri ha chiesto con molta semplicità alla Meloni di collaborare a prevenire le violenze e, per la prima volta si è dichiarata d’accordo sul rinvio di cinque anni dell’obiettivo del 2% del Pil per le spese militari, trovando subito le rimostranze di Guerini.

Sono grata a Mattarella per il discorso ai giovani di Rimini che ha iniziato in questo modo: “Vorrei che ci interrogassimo. Su cosa si fonda la società umana; la realtà nella quale ciascuno di noi è inserito; la realtà che si è organizzata, nei secoli, in società politica dando vita alle regole – e alle istituzioni – che caratterizzano l’esperienza dei nostri giorni?”

Sono grata al Papa per la sua “laudato si” contro l’antropocentrismo, ma non ci basta la sua affermazione in occasione dell’8 marzo: «Non lasciamo senza voce le donne vittime di abuso, sfruttamento, emarginazione e pressioni indebite! Facciamoci voce del loro dolore e denunciamo con forza le ingiustizie a cui sono soggette, spesso in contesti che le privano di ogni possibilità di difesa e di riscatto». Non dimentichiamo abusi, pedofilia e patriarcato che la Chiesa da secoli accetta schiacciando le donne e privandole di autodeterminazione.

Come sono grata a ogni uomo che pubblicamente prende la parola e le distanze e non dice “cosa c’entro io” o tace complice, o peggio fa battute volgari in merito. Stanno aumentando quelli che invece condannano le violenze dei loro simili cercando anche di indagarne le origini: questo mi dà sollievo. Come me lo danno la difficoltà in cui si trova Putin, dopo l’assassinio di Prigožin e della sua squadra sull’aereo, quella in cui si trovano i repubblicani Usa in vista delle prossime elezioni dopo la condanna di Trump. E il rischio di fallimento di Evergrande cinese e la difficoltà in cui si trova un’economia che sembrava non avrebbe mai smesso di crescere ed invadere il mondo di prodotti. A casa nostra mi preoccupano la inconsistenza della nostra Europa e i danni che il ciclone Poppea, trasformato in uragano mediterraneo potrà procurarci.

La nostra responsabilità di ecofemministe in questa fase è molto grande: aiutiamoci. Abbiamo iniziato un confronto allargato per ora in una chat, chi desidera partecipare ce lo segnali.

Commenti:

  • Pinuccia 27 Agosto 2023

    Grazie delle tue riflessioni

  • LAURA 27 Agosto 2023

    🙏

  • rossana 27 Agosto 2023

    grazie anche da parte mia :ancora mi stupisce la tua grande forza e sensibilità

  • Rosangela Pesenti 28 Agosto 2023

    Grazie, come sempre

  • Wilma 29 Agosto 2023

    Grazie, Laura, puntuale e riflessiva, come sempre!

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