Civili massacrati senza pietà

postato il 10 Ott 2023
Civili massacrati senza pietà

“Furia primitiva sui corpi di donna” oggi scrive MARINA CORRADI su AVVENIRE: “Nel furore dell’attacco repentino di Hamas agli insediamenti israeliani, fra ordini sbraitati, calci a sfondare porte, stanze violate, c’è anche questa ragazzina portata via curva, le mani dietro la schiena legate, come si lega un capretto da vendere al mercato]…[su un furgone degli uomini di Hamas, le gambe nude di una giovane donna e le mani dei soldati che le tengono ferme, sotto il controllo di un mitra puntato. Perché spogliarla, se non per umiliarla, per significare non sei un soldato, non sei una cittadina, sei semplicemente una donna, mostraci le gambe. Chissà dove è ora quella prigioniera, se è viva. E la bella ragazza bruna rapita da un rave party nel Negev insieme ad altre come lei, caricata a forza su una moto e portata via come un bottino prezioso? Lei ha occhi enormi di paura, grida, piange.”

Tra i civili che ormai i contendenti uccidono senza pietà in Israele come a Gaza non dimentichiamo che sulle donne si scatena come sempre “la primitività più bestiale degli uomini”.

Questo è quello che abbiamo scritto come coordinamento ecofemminista che integra le considerazioni di Marina e la vignetta di Pat Carra:

COMUNICATO STAMPA DEL COORDINAMENTO NAZIONALE ECOFEMMINISTA 9 ottobre 2023

Inizia la conta dei morti tra la popolazione civile palestinese e israeliana e nella conta dei morti non ci sono vinti e vincitori.

Oggi Al Jazera ha dato la notizia di 1300 morti tra la popolazione palestinese a Gaza, moltissimi bambini, tanti sono sotto i tre anni.

I giovani israeliani uccisi mentre partecipavano ad un rave appena fuori dalla striscia di Gaza, vicino al Kibbutz Re’im, sono più di 260.

A ragione l’attacco è stato definito l’11 settembre israeliano, ma questa definizione si ferma solo all’ultimo centimetro percorso dalla Storia, ignorando 75 anni di oppressione, apartheid e pulizia etnica subita dal popolo palestinese.

Hamas non è il popolo palestinese, piuttosto bisogna interrogarsi su chi e perché abbia consentito che il radicalismo islamico diventasse disprezzo violento della vita, nutrendosi in Palestina della negazione, da parte degli israeliani, dei diritti umani universali e di un patriarcato che vede soccombere prima di tutto le donne e i più deboli.

Tutta la comunità internazionale ha gravissime responsabilità.

Il doppio standard occidentale è tanto evidente quanto intollerabile.

Per questo facciamo un APPELLO affinché il Governo italiano prenda posizione a favore della legalità internazionale, evitando rozze posizioni barricadere che cancellano a colpi di tweet la complessità della questione israelo-palestinese, sulla cui drammaticità dobbiamo restare, prima di tutto, umani.

Pubblicato in: Diritti umani, Donne, Esteri,

Commenti:

  • Gabriella 10 Ottobre 2023

    #fuorilaguerradallastoria

  • Antonella 10 Ottobre 2023

    Due stati per due popoli, con la supervisione internazionale dell’ONU. Questo è ciò per cui l’Occidente, che si dice democratico, dovrebbe battersi.

  • Anna D’Onofrio 10 Ottobre 2023

    Hai saputo rendere alla perfezione il clima che si respira in questa assurda guerra. Le donne ancora una volta pagheranno più degli altri; di conseguenza le famigli, la società, gli anziani e tutte quelle situazioni in cui la donna garantisce equilibrio e fiducia, pagheranno lo scotto della loro mancanza e della loro umiliazione. Che la pace possa fare ingresso in quei territori, e possa finalmente stabilire un processo di integrazione costruttivo e sereno.

  • Gabriella 11 Ottobre 2023

    Sono d’accordo su tutto. (A latere, dovremmo tutte riflettere sul dato consolidato che Israele è lo stato con il minore tasso di femminicidi stupri violenze sessuali. Come spiegarlo? Con il fatto che è anche lo stato in cui le donne fanno il servizio militare, sanno difendersi e usare le armi? Penso che anche in Italia dobbiamo prendere atto di questa realtà e provare ad uscire dalla condizione virtuale permanente di vittime, e di vittime reali, di un sistema patriarcale misogino e maschilista, compattandoci, potenziando la nostra consapevolezza, diventando più forti e reagendo alla vittimizzazione, e rigettando la condizione di donne inermi.

Commenta

Lascia un commento

Chiudi

Un'esperienza su misura

Questo sito utilizza cookie tecnici e, previa acquisizione del consenso, cookie analitici e di profilazione, di prima e di terza parte. La chiusura del banner comporta il permanere delle impostazioni e la continuazione della navigazione in assenza di cookie diversi da quelli tecnici. Il tuo consenso all’uso dei cookie diversi da quelli tecnici è opzionale e revocabile in ogni momento tramite la configurazione delle preferenze cookie. Per avere più informazioni su ciascun tipo di cookie che usiamo, puoi leggere la nostra Cookie Policy.

Cookie utilizzati

Segue l’elenco dei cookie utilizzati dal nostro sito web.

Cookie tecnici necessari

I cookie tecnici necessari non possono essere disattivati in quanto senza questi il sito web non sarebbe in grado di funzionare correttamente. Li usiamo per fornirti i nostri servizi e contribuiscono ad abilitare funzionalità di base quali, ad esempio, la navigazione sulle pagine, la lingua preferita o l’accesso alle aree protette del sito. Comprendono inoltre alcuni cookie analitici che servono a capire come gli utenti interagiscono con il sito raccogliendo informazioni statistiche in forma anonima.

Prima parte1

cm_cookie_lauracima