Da Caivano a villaggio della legalità
postato il 26 Set 2023
La mafia siciliana in lutto per la morte di Mattia Messina Denaro, e lo dichiara senza pudore. E un gruppo di giovanissimi in piazza schiamazzava ieri scorrazzando con le moto, considerandolo capo nella sua città dove ha vissuto indisturbato finché le cure per il cancro che l’ha ucciso non hanno permesso di arrestarlo quando ormai si stava aggravando. Forse ha fatto in modo che lo arrestassero e lo curasse lo Stato chiarendo però subito che non avrebbe mai tradito l’omertà mafiosa.
Ma per fortuna chi ha subito la sua azione criminale tira un sospiro di sollievo anche a Castelvetrano. Dobbiamo essere grati a chi ha vinto la paura e ha cominciato a collaborare ma mi spaventa che giovani dell’età che avrebbe oggi Giuseppe Di Matteo il bimbo sequestrato e sciolto nell’acido pianga Mattia Messina Denaro e si consideri reclutato dalla mafia, spacci e si arricchisca fuori legge.
Oggi sono stati arrestati 7 minorenni e 2 maggiorenni ad un mese dai fatti di Caivano per le violenze del branco sulle due cugine di 10 e 12 anni al Parco Verde di Caivano, dove comanda invece la camorra. Ciò è stato possibile perché il fratello di una bambina ha raccontato che sono state trascinate e violentate nel centro sportivo abbandonato e minacciate perché tacessero.
Gli stupri sono stati ripresi in video diffusi che ora sono nelle mani del giudice dei minori, dopo che i genitori delle bimbe hanno denunciato superando la paura della camorra che nel rione degradato di Parco Verde comanda. Qualcuno in piazza ha gridato questa è la nuova Scampia. Qui fu abusata e buttata dal balcone una bimba di pochi anni che non ha ancora avuto giustizia. Qui dopo l’intervento della polizia e del governo si sono scatenati ragazzi incappucciati che sulle moto hanno cominciato a sparare all’impazzata con mitra, fucili e pistole gridando: “dovete avere paura, qui comandiamo noi” terrorizzando gli abitanti che si sono buttati a terra o si sono precipitati in casa.
Don Maurizio Patriciello è diventato finora il punto di riferimento di chi non si arrende alla paura e ora in questa, che è considerata la più grande piazza di spaccio europea, vige un Daspo urbano, cioè il divieto di accesso di minori violenti su disposizione del questore. Dove la camorra continua comunque a fare affari e a rappresentare un modello di ricchezza per adolescenti, con auto di lusso e promesse. Una terra di nessuno al Nord di Napoli, di cui, fino allo stupro delle due bambine nessuno si era accorto?
Il decreto Caivano con cui il governo ha corso ai ripari, dovrebbe riguardare invece le tante zone governate dal malaffare ma chiamarlo così è stato un errore perché coinvolge una intera cittadina di 35mila abitanti invece di nominare Parco Verde. Dove ci sono stati altri episodi di violenza che ora stanno emergendo. Uno degli indagati avrebbe costretto una ragazza conosciuta su Instagram a subire rapporti sessuali con la minaccia di un bastone.
Prefetto, questore e don Maurizio hanno commentato “è il primo segnale importante” visitando il “villaggio della legalità” allestito dalla polizia all’interno del parco Verde. Centinaia di studenti delle scuole del comprensorio arrivano al villaggio mentre il resto del rione ha le strade praticamente vuote. I famigliari hanno chiesto allo Stato di tutelare e salvare le loro famiglie.
Penso proprio che tutta questa spaventosa vicenda interessi le ecofemministe non solo di Napoli e per questo ne discuteremo oggi nella call di cui vi relazioneremo.