La dolce morte: stop a guerra di ideologie

postato il 14 Dic 2006

Tutti abbiamo ormai in mente il volto severo e sofferente di Welby e ogni giorno i media ci aggiornano su quella che secondo me sta diventando un superficiale scontro tra ideologie che ho già vissuto tret’anni fa ai tempi del referendum sull’aborto,

Ho parlato qualche settimana fa con Elena, una mia dolcissima collaboratrice, di sua sorella, una giovane medico in coma senza speranza da mesi dopo un terribile incidente stradale. Elena ha degli occhi neri belli e tristissimi da allora, che si riempiono di lacrime quando parla di sua sorella, lacrime che continuano a scivolare giù senza che lei sembri accorgesene.

Mi ha detto che non va più a trovarla frequentemente, a differenza dei suoi genitori che passano in ospedale tutta la giornata, perchè la fa stare troppo male vedere sua sorella in quello stato, con smorfie di dolore sul viso che i medici assicurano non possano essere di dolore fisici perchè non esistono più i centri nervosi del cervello.
Lei mi dice che non sa perchè sua sorella mostra sofferenza sul viso, che si va imbruttendo e che lei vuole ricordarsela come era quando ridevano insieme, quando lavoravano tutte e due alla mia campagna per facilitare ai neo genitori il loro ruolo.

Mi dice che tutte queste chiacchere sullo staccare o no la spina dovrebbero essere documentate. Chi parla dovrebbe sapere quante persone in coma o senza speranza soffrono con le loro famiglie per mesi e anni.

Sto partire per Barcellona e la Spagna, cattolica come l’Italia si muove praticamente e fa grandi salti avanti a tutelare i diritti inalienabili delle persone. Noi siamo pieni, a destra come a sinistra di politiche e politici baciapile, per opportunismo verso una Chiesa e i voti che puo togliere o concedere. Con lo stesso atteggiamento che i collusi politici hanno con la mafia.

Penso che su temi come la vita e la morte occorre decidere e lasciare liberi di decidere con molto rispetto. Lo Stato deve solo assicurare la massima cura e la minore sofferenza.

Se poi qualcuno mi spiega cosa vuol dire lasciare fare alla natura quando ti obbligano a rimanere in vita perchè ti fanno respirare con un tubo infilato in gola e collegato ad una macchina, potrò ascoltarlo seriamente.
Se lasciassimo fare alla natura la morte arriverebbe quando è ora e non quando fa comodo a medici, Chiesa e Stato.

Pubblicato in: Donne, Istituzioni,
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