L’era Trump
postato il 21 Gen 2025
Ho seguito la diretta dell’insediamento Trump con una crescente insofferenza per le cosiddette cerimonie ufficiali e i partecipanti impegnati a presentarsi in abiti cerimoniali, costretti ad applaudire continuamente nelle retrovie di parenti, clienti e Musk con gli oligarchi della Silicon Valley, finanziatori della cerimonia e sostenitori della campagna che l’ha fatto rivincere. Bezos e Zuckemberg hanno dimenticato di essere paladini progressisti e si sono opportunisticamente aggiunti ai sostenitori, quelli che hanno fondato il movimento Maga, che vuol rendere l’America di nuovo grande.
“Il Tycoon non piace solo agli estremisti” titola Nadia Urbinati nel suo articolo sul Fatto di oggi. Grazie a Musk e alla sua oligarchia, non solo gli straricchi ma anche tanti tecnici che lavorano nelle loro società, nell’hi- tech, nell’IA e nell’informatica sono diventati suoi sostenitori.
Ricordo la sua fuga dopo Capitol Hill, portandosi dietro i documenti riservati, quando vinse Biden e i democratici si ripresero gli spazi. Ben diverso iI suo discorso del primo insediamento contestato, quando lui e il suo partito apparivano al mondo analfabeti e dilettanti, non in grado di giocare ancora l’autoritarismo che ha caratterizzato il suo posizionarsi odierno.
Ho ascoltato con crescente preoccupazione il suo discorso di insediamento in cui ha ricordato di essere stato salvato da Dio per rendere grande l’America. Ha confermato di voler espellere dieci milioni di immigrati con l’esercito, primo punto nell’elenco delle cose che farà da subito come uomo di rottura dei valori americani che sembravano consolidati.
Nel suo discorso sovranista cavalca diverse paure, mette in discussione lo ius soli e va a modificare il XIV emendamento nei fatti prima che la Corte ratifichi. Dice che invierà truppe per respingere l’invasione e designerà i cartelli come organizzazioni terroristiche straniere, continuerà a trivellare cancellando il new green deal, ritirandosi dagli accordi di Parigi e dall’OMS. Immigrazione, inflazione e dazi contengono non poche contraddizioni. Non vuole più influire in Eu e nel Medio Oriente. Ma solo interessarsi delle questioni interne. Vuole riportare la prosperità negli Usa e accusa Biden di essere un corrotto. Non crede nel multilateralismo ma solo nei rapporti bilaterali. Invierà astronauti a piantar stelle e strisce su Marte.
Dice che comincia con lui l’età dell’oro dell’America. Annuncia la istituzione del Dipartimento dell’efficienza organizzativa. Vuol essere ricordato come pacificatore e riprende lo slogan pace con la forza. Si definisce, un uomo di pace e che unisce, ricordando la liberazione dei primi tre ostaggi di Hamas a Gaza.
Dichiara l’emergenza nazionale nel confine Sud dove schiererà l’esercito per ricacciare i “criminali” da dove sono venuti. Minaccia di mettere dazi pesantissimi e non potrà fermare quindi l’inflazione che è uno dei suoi obiettivi sbandierati. E intanto grazia 1500 condannati per Capitol Hill con uno dei primi atti.
Può disporre della maggioranza repubblicana risicata alle due Camere che non è detto sia riconfermata nelle elezioni di medio termine tra due anni. E la maggioranza dei governatori degli Stati, e delle Corti. Si sta già muovendo per castigare quelli democratici, come quello della California individuato come capofila dei suoi nemici.
La nuova era non sarà facile per noi europei. E tantomeno per le donne ovviamente. Apriamo da subito un confronto serrato perché dobbiamo pure difenderci dalla nostra presidente, unica europea presente all’insediamento e disposta a inchinarsi agli affari di Musk e Trump.
Commenti:
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articolo chiaro e necessario ;concordo su necessità incombente di confronto serrato e non far finta che nulla sia successo.
FORSE ,AVREMMO DOVUTO COMINCIARE ANCHE PRIMA .., uscendo da logiche politiche surreali solo locali . IL PERSONAGGIO E’ PERICOLOSO -
Mi sembra fondamentale che l’Europa faccia subito sentire la sua voce e dichiari, forte e chiaro, quali sono i suoi obiettivi a breve e medio termine,
Si comincia con confermare gli obiettivi del Next Generation UE, gli accordi di Parigi sul clima e l’indipendenza dal Gas Naturale Liquefatto USA .
Decisivo per il nostro futuro e quello della Unione Europea, l’immediata cessazione degli scontri e un onorevole trattato di pace tra Ucraina e Russia. -
Ottima analisi. Ma ora concentriamoci sulla nostra presidente, che non faccia troppi guai. L’Europa è indispensabile