Quali priorità politiche?

postato il 11 Gen 2025
Quali priorità politiche?

Abbiamo iniziato un nuovo anno difficile per guerre che spesso sono finanziate anche da noi con la vendita di armi, nonostante l’art 11 della nostra Costituzione lo impedisca. Leonardo e Fincantieri, controllate dal Ministero dell’economia e delle finanze, sono società, tra le altre, che producono armi che vendono ovunque. è ancora depositata in parlamento la proposta di legge per la riconversione delle fabbriche d’armi in Italia che presentai mezzo secolo fa quando fui eletta deputata e, proprio per rispetto alla nostra Costituzione, avevo anche diffuso, raccogliendo molte firme, come proposta di legge di iniziativa popolare. Non mi pare che altre parlamentari oggi stiano portando avanti iniziative analoghe.

In una lunghissima conferenza stampa la Meloni ha iniziato l’anno parlando più di satelliti che di come pensa di affrontare e cercare di risolvere i gravi problemi di violenza, povertà, disoccupazione e lavoro non pagato, salute, clima che sono sempre cresciuti nei due anni del suo governo. Di come il suo governo intende contrastare i femminicidi. Nei primi giorni dell’anno nuovo due donne sono state colpite: una trentenne uccisa, forse nel sonno, dal marito sposato da poco e un’altra gravissima accoltellata nel posteggio di un supermercato e salvata da chi ha cercato di fermare l’aggressore.

Eravamo anche curiose di sapere di più sulle dimissioni della Belloni, capo del dipartimento informazioni sulla sicurezza che coordina e vigila sull’attività dei servizi segreti italiani, annunciate poco prima della liberazione di Cecilia Sala. Importantissimo successo del governo italiano e dei suoi organismi diplomatici e di sicurezza. Sul piano Mattei e sui soldi che versiamo perchè la guardia libica fermi i migranti lasciandoli affogare o rinchiudendoli in carceri terribili da dove poi chiedono riscatti per liberarli.

Siamo invece stati costretti a sentire le difese di Musk, i cui numerosissimi satelliti che ruotano intorno alla terra non rappresenterebbero alcun pericolo per la nostra sicurezza e le cui piattaforme non devono essere censurate. Vero è che, come ha detto, Starlink è il soggetto più avanzato e non c’è un’alternativa pubblica né nazionale né europea. Ha assicurato che prima di firmare contratti saranno coinvolte le sedi competenti “come il Consiglio superiore della difesa e il Parlamento”. Ha chiesto ai giornalisti se il problema è il fatto che Star X è un soggetto privato o lo sono le idee politiche di Musk.

Ha insistito sul premierato, ricordando che contiene il limite dei due mandati, l’autonomia differenziata e la riforma della giustizia per liberarla dal “giogo della politica”. Ha insistito sui centri (vuoti o diventati canili) in Albania per i migranti, sostenendo che sono pronti a partire. Ma poi è tornata a dirci della sua stima per Musk, che ha negato interferisca nella politica, sia un pericolo per la democrazia e che la finanzi. Ha difeso l’approccio di Trump di “pace con la forza” e ha sostenuto che il piano Mattei sia un successo a cui hanno aderito Angola, Ghana, Mauritania, Tanzania e Senegal.

Le facciamo gli auguri di buon lavoro per il prossimo anno visto che gli effetti ricadranno sulle nostre teste.

 

Commenti:

  • Pinuccia 11 Gennaio 2025

    Considero il fenomno Musk molto preoccupante

  • Laura Cima 11 Gennaio 2025

    Grazie Pinuccia, anch’io. Che sia una donna che lo porta in palmo di mano e che questa donna ci governi sono fenomeni altrettanto preoccupanti

  • Gabriella 12 Gennaio 2025

    Grazie Laura. Dopo la svendita di TIM all’americana KKR (quasi passata sotto silenzio!), che ancora detiene buona parte della Rete Pubblica, del resto già in parte in mano ad altre multinazionali private (Fastweb, vodafone ecc), con i satelliti di Space X, si conclude la fase cruciale di perdita totale di protezione dei dati pubblici, anche perché KKR è un sistema di scatole una dentro l’altra. Siamo in balia del privato affarista e bellicista. L’Europa litigiosa ha mancato ancora, in quanto il know how per lanciare satelliti non manca (anche in Italia) ma gli investimenti vanno su progetti assurdi (v. Ponte di Messina, improbabili cabinovie metropolitane, grandi opere che non fanno altro che consumare suolo a vantaggio di pochi business men). Qualcuno ha scritto che il pianeta finirà’ come l’isola di Pasqua dove i Rapa Nui, che si sono bruciati tutte le risorse disponibili dell’isola, sono scomparsi in meno di 500 anni. Di questo passo, anche noi scellerati, dovremmo per forza scappare (pochi eletti e certo non i migliori) su l’arca di Elon per andare su Marte. Uno scenario che non è più fantascienza purtroppo, per quanto illogico e delirante. Nessun essere vivente tranne l’homo stupidens lo farebbe, quello di distruggere il suo habitat. Ma prendersi davvero cura del nostro futuro davvero non appartiene più all’agenda politica nazionale e mondiale. Avidità e Potere governano, ad ogni latitudine, in modo micidiale e inesorabile ogni scelta politica, alla faccia di di ogni evidenza scientifica e valori etici universali.

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